18 Gennaio 2017

Brand e rivenditori: un rapporto oggi spesso difficile

Il rapporto tra brand e rivenditori ha di certo attraversato momenti più facili. Oggi con l’avvento di Internet e lo sviluppo massivo del commercio online sono innumerevoli i rivenditori che si fanno ogni giorno spazio nel web. I prezzi che propongono sono sempre più accattivanti e spesso ben inferiori a quelli di listino. E’ importante quindi sapere a che prezzo il prodotto viene rivenduto sul mercato online e, se una volta questo poteva essere tranquillamente fatto manualmente, oggi non è più così. Pensare di controllare ogni singolo rivenditore online è troppo dispendioso, sia a livello di costi che di tempo impiegato.

Internet ha sicuramente rivoluzionato l’idea che abbiamo del commercio tradizionale, trasformandola in qualcosa di altrettanto piacevole, ma anche più facile e comodo. Con l’aumentare dei venditori che debuttano nel commercio elettronico si assiste ad una relativa crescita della concorrenza, nonché la gamma di prodotti offerti online.

Tuttavia, in questo sistema dove tutti possono vendere qualsiasi prodotto online c’è molta confusione, e spesso i produttori hanno la sensazione di aver perso il controllo. Del resto si sà, scoprire che un prodotto il cui costo è 150 euro viene venduto a meno della metà non fa piacere a nessuno. Anzi, crea solo danno all’immagine del brand.
Solo per citarne uno si può prendere come esempio Amazon, al quale non importa molto di rispettare le regole di pricing dettate dal brand ma solo del proprio fatturato. E così succede anche per alcuni venditori, che pur di generare fatturato e rimanere competitivi, sono pronti a proporre il prodotto ad un prezzo molto basso.

Ecco perché uno strumento di monitoraggio è utile. Non solo possiamo avere un’idea migliore del prezzo a cui il prodotto è venduto online, ma anche vedere la sua distribuzione. Ma vediamo più nello specifico alcuni vantaggi legati a questa soluzione:

1. Sapere chi sono i rivenditori dei nostri prodotti
Grazie ad uno strumento di monitoraggio di prezzi siamo in grado di sapere ogni singolo rivenditore online. Spesso pensiamo di sapere bene chi sono i nostri rivenditori, ma la vastità del mondo di Internet li ha fatti moltiplicare in modo esponenziale. Mantenere il controllo su tutti non è quindi facile, soprattutto quando scopriamo nuovi rivenditori di cui prima ignoravamo l’esistenza.
Un’operazione di monitoraggio ci aiuta anche a venire a conoscenza di coloro che in realtà non sono autorizzati a commercializzare il prodotto. Spesso accade che proprio quelli non autorizzati propongono un prezzo molto basso, contribuendo a inquinare il valore percepito del marchio.

2. Controllare che le politiche di prezzo siano rispettate
Molto spesso i produttori consigliano un prezzo minimo di vendita sotto il quale il venditore non dovrebbe scendere. Purtroppo però in molti casi non succede così. Molti distributori sono infatti disposti a sacrificare marginalità pur di vendere il prodotto, anche se ciò significa venderlo ad un prezzo stracciato.
Per questo motivo diventa cruciale sapere in tempo reale quando il nostro prodotto viene venduto ad un prezzo tale da creare più danno che beneficio al nostro brand. Competitoor a questo proposito permette di stabilire delle soglie minime di prezzo. Nel caso in cui un rivenditore proponesse un prezzo inferiore a tale soglia, il brand verrà subito avvisato.

3. Le guerre di prezzo
Le guerre di prezzo si creano generalmente quando le politiche di pricing dettate dalla casa madre non vengono rispettate. Farle rispettare ai propri rivenditori risulta quindi fondamentale, soprattutto perché il brand potrebbe essere accusato di poca serietà e professionalità ammettendo in un certo senso determinati prezzi. Se un venditore vede che il concorrente propone lo stesso prodotto ad un prezzo decisamente inferiore si chiederà perché il brand permette tale comportamento nonché il motivo di tale differenza. Di conseguenza, altri rivenditori possono abbassare a loro volta il prezzo creando al marchio una situazione difficile da risollevare.

4. Scopri i rivenditori non autorizzati
Grazie ad uno strumento di monitoraggio siamo in grado di vedere anche quei rivenditori che non sono autorizzati a commercializzare il nostro prodotto. In questo modo sarà possibile scoprire anche prodotti contraffatti.

5. Valore e percezione del brand in primo piano
Creare consapevolezza nei consumatori nei confronti del valore del brand non è una cosa semplice da fare. Può essere però distrutta in pochissimo tempo se un rivenditore propone il prodotto al 70% di sconto. E’ quindi fondamentale proteggere tale valore. Per farlo, è necessario poter intervenire immediatamente ogni qualvolta una situazione non ci va bene. Una volta che si conoscono i prezzi dei nostri prodotti sul mercato, se c’è un qualsiasi problema è facile intervenire.

6. Migliora il rapporto con i rivenditori
Tale affermazione è stata anche confermata in seguito all’intervista con il brand Tucano Urbano. Grazie all’attività di monitoraggio il brand viene percepito con grande professionalità da parte dei rivenditori, i quali hanno l’occasione di rafforzare il rapporto con il brand.
La vendita online presenta una straordinaria opportunità per marchi e rivenditori di migliorare il loro business, per questo motivo è importante stabilire un buon rapporto di collaborazione e comunicazione.

Il mondo online oggi è in continua evoluzione e sapere in tempo reale come si comportano i rivenditori è un dato fondamentale. Con l’avvento di Internet oggi siamo molto lontani dal concetto di commercio che si intendeva anche solo pochi anni fa, per questo è importante tutelare ciò che si è costruito negli anni. Il valore percepito è uno dei fattori che converte la visita in acquisto, per questo motivo e per tutti gli altri citati sopra, è importante monitorare i prezzi.

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